tag:blogger.com,1999:blog-35223782711692866952023-11-15T05:57:36.335-08:00AL NISSA' GENOVA ONLUSAssociazione di volontariato con
sede in Piazza delle Erbe 5/1 16123 Genova - T. 338 9128951
Mail:alnissa.genova@gmail.com
Codice Fiscale/P.Iva 95067510107
Iscrizione Registro Regionale, settore Cultura, codice CL-GE-011-2011AL NISSA' GENOVA ONLUShttp://www.blogger.com/profile/03988181258692805671noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-3522378271169286695.post-91109388543349593052016-02-09T09:29:00.003-08:002016-02-09T09:29:50.538-08:00prova effettuata il 09/02/2015<br />
segreteriaAL NISSA' GENOVA ONLUShttp://www.blogger.com/profile/03988181258692805671noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3522378271169286695.post-22392013258030454542013-03-19T13:45:00.000-07:002013-03-19T14:02:18.374-07:00<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Madri e figlie</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i><span style="background-color: yellow; font-family: Verdana, sans-serif;">da "Conversazioni di Laura Tremelloni"</span></i></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"><i>di Laura Tremelloni</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"><i><br /></i></span></div>
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">La relazione madre-figlia viene
particolarmente evidenziata nell’ambito della psicoanalisi, ma anche trova
spazio nella letteratura o nella sociologia e antropologia. Nei romanzi o nei
film questa relazione può essere descritta come negativa e difficile oppure
come molto soddisfacente fino ad essere idealizzata. Analogamente nella realtà
troviamo in questa relazione </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">sfumature emotive</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> di ogni grado,
combinate tra loro in modo diverso, tali da renderla </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">altamente conflittuale</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">: agli estremi troviamo casi in cui si parla di una
condizione di complicità felice o di “</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">amore e
intesa totale</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">” con connotazioni che potremmo definire di “incesto
platonico”. All’estremo opposto troviamo casi di totale </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">incomprensione e odio</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">, difficilmente superabili. A partire dall’insieme
delle situazioni reali che emergono nell’ambito psicoanalitico, può essere
interessante ricercare una teorizzazione circa questo difficile rapporto.
Dobbiamo riconoscere che per una donna essere madre di una figlia femmina e per
una figlia femmina essere, e restare figlia della propria madre dopo
l’adolescenza, costituisce spesso un’esperienza difficile. La domanda che ci
poniamo riguarda il perché della specificità di questo rapporto tra donne che
da un lato è altamente idealizzato, dall’altro ritenuto molto conflittuale. Non
si tratta di utilizzare delle generalizzazioni rispetto alla singolarità di
ogni relazione, ma il fatto è che nel momento in cui se ne parla, anche da un
punto di vista teorico, si crea una via di riconoscimento individuale
attraverso sentimenti e conflitti comuni considerati indicibili,
incomprensibili o non simbolizzabili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Vediamo ora qualche particolare circa
lo </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">sviluppo psicosessuale</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> della bambina che è differente
da quella del maschietto. In essa inizialmente l’attaccamento alla madre, come
oggetto fondamentale d’amore, implica desideri inconsci di appropriarsi della
madre e del suo corpo. La madre attraverso le sue cure quotidiane trasmette
alla bambina le proprie fantasie inconsce narcisistiche e sessuali e la sua
vitalità. Il suo percorso psicoaffettivo è più complesso di quello del maschio.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Infatti il maschietto, dopo lo stretto
legame primitivo con la madre, dovrà abbandonare la vecchia traccia affettiva
del legame materno per seguire la via dell’identificazione col padre, ai fini
di raggiungere la sua maschilità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">I connotati della relazione materna
sono comuni ai bambini dei due sessi, ma per la bambina le immagini
somatopsichiche, che diventeranno rappresentazioni psichiche del proprio corpo
e delle zone erogene, iniziano precocemente la loro formazione attraverso le
cure materne. Si formano allora le prime tracce della rappresentazione del
corpo femminile, con l’assunzione dei significati erogeni delle sensazioni
interne ed esterne cutanee. In questo
modo la bambina organizza precocemente i primi segni psichici delle relazioni
future amorose e sessuali. Le rappresentazioni corporee inconsce dipendono dal
modo in cui la madre ha </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">investito narcisisticamente e
libidinalmente il sé fisico e psichico della bambina</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> oppure </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">ha trasmesso le sue ansie inconsce riguardanti le funzioni corporee e
sessuali</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Per tornare alla donna adulta, da un
punto di vista biologico l’elemento comune tra madre e figlia rimane
l’appartenenza allo </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">stesso sesso</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">. Come ben
sapete, il concetto della </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">femminilità</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> però non
dipende solo dalle caratteristiche sessuali. Le radici biologiche forniscono
alla bambina l’idea della appartenenza al sesso femminile, ma </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">il sentimento d’identità sessuale</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> non dipende dall’eredità biologica,
bensì dalle rappresentazioni psichiche trasmesse dalle immagini dei genitori.
Infatti, ciascun individuo diventa uomo o donna secondo una visione personale e
può anche combattere contro il proprio sesso biologico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Oggigiorno più che mai, ogni donna nel
ruolo di madre si trova di fronte a due modelli di realizzazione a volte
contradditori: essere madre, essere donna; essere dipendente, essere autonoma;
essere rispettabile, essere desiderabile; essere devota agli altri, essere
devota principalmente ai propri canoni di perfezione; essere rappresentante di
una linea genealogica o essere soggetto nuovo o stravagante, essere
procreatrice o creatrice. Molte si ritrovano appagate e sicure in una posizione
specifica, altre si sentono lacerate dall’esistenza di molti fattori conflittuali.
Ci sono donne più femmine che madri, alcune più madri che femmine, altre né
madri, né femmine, altre più bambine o adolescenti che donne, altre che si
sentono sempre superiori a tutti per bellezza, doti o successo, altre sempre
inferiori e timide, altre gelose o particolarmente narcisistiche, altre sempre
depresse ecc.. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Sul </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">concetto di
essere donna</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> influiscono sul singolo individuo variazioni storiche
dell’ambiente e degli sviluppi culturali in evoluzione continua, tanto che nel
giro di sole due generazioni abbiamo potuto apprezzare notevoli cambiamenti nei
comportamenti delle donne.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Un problema da considerare riguarda </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">il passaggio della donna dalla maternità alla femminilità</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> nel senso che
per molti anni la funzione materna è presente nella vita di una donna come
fattore centrale di attenzione; ma poi quando la figlia diventa grande la sua
presenza è destinata a diventare periferica oppure rappresenta uno dei tanti
aspetti della vita. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt;">L’amore materno
viene considerato un fattore globale che comprende la tenerezza, la compassione, la dedizione, l’abnegazione,
la sollecitudine, senza tenere conto dell’ambivalenza dei sentimenti e
della concorrenza di molti fattori nella
sua estrinsecazione. Durante l’infanzia dei figli, la dedizione materna verso i
bambini è soggetta a molteplici fattori presenti nella vita di coppia e nelle
difficoltà quotidiane della vita. Ma quando i figli diventano adulti come si
trasforma?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Raggiungere
un’identità</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> chiede un impegno che si deve svolgere assieme a quello della </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">differenziazione</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> che permette di costruire un se stesso diverso, non come
copia di un altro. Quindi questo processo di diversificazione per una ragazza è
più difficile che per un maschio, data la uguaglianza sessuale e lo stesso
destino corporeo della madre. La figlia deve costruire il suo </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">sentimento di identità per imitazione di un essere da cui deve
differenziarsi</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">, conciliando il suo sentimento d’amore con i sentimenti
d’amore per l’altro sesso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoTitle" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">La presenza di </span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">fantasmi onnipotenti della madre di dominio sulla figlia</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;"> hanno effetti
deplorevoli rispetto alla soggettività delle figlie. Perché una relazione
madre-figlia sia sufficientemente buona è necessaria quindi la presenza del
terzo in quanto separatore della simbiosi iniziale e mediatore rispetto alla
onnipotenza materna La sua funzione é che possa ridurre la dominazione della
madre sui figli. L’omosessualità femminile passa attraverso il fantasma della
partenogenesi.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: Verdana; font-size: 11pt;">Il
problema di fusione/differenziazione tra madre e figlia hanno grande importanza
nelle situazioni di sterilità o di maternità, dove non sono mai assenti conflitti psichici. La nascita di un figlio
rimane per una donna una soddisfazione senza uguali, ma nel caso della nascita
di una figlia esistono sentimenti di delusione, perché la figlia rappresenta l’esatta
situazione vissuta dalla madre come invidia del sesso che non ha e la sua
auto-svalorizzazione conseguente.</span>AL NISSA' GENOVA ONLUShttp://www.blogger.com/profile/03988181258692805671noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3522378271169286695.post-37344324537815824592013-01-22T14:43:00.000-08:002013-01-22T14:51:34.298-08:00<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">AL NISSÀ</span></b><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;"> promuove la
Conoscenza e la Pratica delle lingue:<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">ITALIANA<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">INGLESE<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">SPAGNOLA<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">CINESE<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">AL NISSÀ</span></b><span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;"> offre la
possibilità di apprendere e praticare<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">le lingue citate con <b>insegnanti</b>
di <b>madrelingua</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">I <b>programmi</b> sono <b>individualizzati</b>,<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">rispondono ai bisogni dei singoli allievi <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">e al livello di conoscenza della lingua da parte degli stessi<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">Le lezioni sono individuali o in piccoli gruppi<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">La <b>conversazione</b> propone la
<b>pratica</b> della lingua, <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">ma anche la <b>socializzazione</b>,
l’incontro e la conoscenza <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">tra persone di <b>etnie diverse</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">Le lezioni di <b>italiano</b> in
particolare,</span><br />
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">si pongono come obiettivo <b>l’integrazione</b> </span><br />
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">di persone straniere nel nostro territorio<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">Oltre all’apprendimento della lingua <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">si forniscono <b>informazioni</b>
indispensabili <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">riguardanti la <b>vita quotidiana<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;">per l’inserimento nel nostro paese<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; line-height: 115%;"><span style="line-height: 115%;">Per maggiori informazioni rivolgersi ad </span><b style="line-height: 115%;">AL NISSÀ</b></span></div>
<span style="font-family: Verdana; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;">
</span>AL NISSA' GENOVA ONLUShttp://www.blogger.com/profile/03988181258692805671noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3522378271169286695.post-29744695069936725782013-01-08T22:39:00.000-08:002013-01-08T22:39:16.570-08:00<br />
<div align="center" style="margin-left: 35.4pt; text-align: center;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">CHE EMOZIONE LA SERATA IN POESIA IN QUEL DI AL NISSA’!<o:p></o:p></span></b></div>
<div style="margin-left: 35.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Quante emozioni abbiamo vissuto giovedì pomeriggio 28
giugno 2012 nella casa Al-Nissà! Donne e
uomini di paesi e culture diverse convocate/i dalla convivialità, dalla
solidarietà e dalla poesia che, come dice De André, è “la musica dell’anima e i
poeti non sono altro che musicisti che suonano le melodie che provengono dal
cuore”. E noi abbiamo assaporato queste melodie unificate da un sentimento di
amore che non conosce confini, che oltrepassa ogni barriera, abbatte ogni muro
ed è capace di aprirsi al divino. Amore per Genova, intravista dalle finestre
di Castelletto, con il suo mare spumoso e il rosso dei suoi tramonti, che
palpita nelle rime di Maria Rosa Filippone e di Luca Picasso; amore per la vita
che anima i versi spontanei del peruviano Peter; amore per la terra natia colma di cedri e di
ulivi lasciata per raggiungere il fuoco d’America sprigiona nella poesia della
colombiana Meira Delmar; amore del portoghese Fernando Pessoa per il viaggio
come forma di “essere altro costantemente”, senza radici che inchiodino in una
rigida identità; amore per la casa, densa di ricordi,
si riversa nei versi dell’uruguaiano Mario Benedetti; amore per la
libertà nelle Separazioni del poeta contemporaneo kurdo Sherko Bekas; amore che
vince anche la durezza del carcere e attraverso una piccola finestra guarda al
mondo nelle nitide poesie<span style="color: red;"> </span>dell’uruguaiano Mauricio Rosencof; amore
dell’argentina Alejarda Pizarnik per la notte che si prende cura di noi, come<span style="color: red;"> </span>se ci amasse; amore
che vince “amnesia e deserto del presente” che
il venezuelano Igor Barreto denuncia nelle rime dedicate ad Ungaretti; amore per la vita anche di un “gatto in un
appartamento vuoto” presente nella vivace poesia della polacca Wislawa
Szymborska; amore dei nativi americani per il silenzio, la madre terra, il
vivere con saggezza il tempo come messo in luce dalle narrazioni di Joyce
Sequiche Hifler e dei nativi americani. E’ una corrente dolente ma calda
d’amore per “la voglia di essere” per il doveroso riconoscimento della loro
esistenza, per la presa della “parola prima
smarrita e poi ritrovata”, quella che scorre fluida nelle rime di alcuni
“pazienti” che abitano l’ex ospedale di Quarto. Noi ci siamo presi l’impegno di
collaborare con loro che lottano<span style="color: red;"> </span>per continuare a vivere dove hanno ormai radicato i
loro riferimenti; spostarli attraverso una gara o un atto amministrativo vuole
dire tradire queste persone nei loro diritti e rimettere in crisi la loro
salute. Dalla ubriacatura di poesia, per attenerci all’invito di Baudelair,
siamo passati all’ubriacatura di vino, ma, lo confessiamo, ci siamo più
inebriati di poesia e di virtù che di vino. Non dimenticheremo facilmente
questo incontro che ha reso possibile la nascita di nuove relazioni amicali e
solidali. <o:p></o:p></span></div>
<div align="right" style="margin-left: 35.45pt; text-align: right;">
<b><i><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Peppino Coscione<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div style="background: white; line-height: 11.95pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Carissimi tutti,<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">l’incontro di venerdì 9
novembre 2012 presso la sede dell’Associazione in piazza delle Erbe 5/1 ha
visto la partecipazione di molti amici vecchi e nuovi che hanno proposto un
ricco panorama poetico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Ci è mancato molto Peppino
Coscione, l’anima storica di questi incontri, che avrebbe sicuramente
apprezzato il livello alto della serata, animata da uno spontaneo affiatamento
fra persone che, in gran parte, si vedevano per la prima volta ma che hanno
saputo creare quell’atmosfera di complicità intellettuale necessaria ad
accogliere e condividere le diverse esperienze e i vari percorsi poetici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Il “giro poetico” è stato
aperto da Emilia Garaventa che ci ha letto “Monte Bianco” e, nella seconda
parte, “Verde ambiguità”; di seguito hanno letto o recitato: Giovanna Olivari
(“Un Natale da Siviglia” e” Pesce fuor d’acqua farfalla fuor d’aria”), Angelica
Palumbo (“Ricordalo un giorno, giovinezza”), Angelo Pini (“La manovella degli
ottusi” e “L’anima è nulla”), Davide Giannelli (“Il sogno della morte” e
“Rimmaginando l’immaginazione”), Maddalena Leali (“Dissacrata tradizione più
che altro uno sragionamento stavolta la è la Pasqua” e <span class="apple-converted-space"> </span>“Ambiguità”), Peter Rolando (“Lei” e
“Sentire”), Naila Clerici (“La mia giovinezza” e “Nata dalla pioggia”), Dorina
Monaco (due liriche da “Donna di fortunale” di Beatrice Tassara) e Angela
Liscio (due brani di Cesare Pavese,<span class="apple-converted-space"> </span> da
“La luna e i falò”).<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Tutti sono stati invitati a
mandarci i testi per permetterci di inserirli nella sezione poetica su fb.<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">La serata si è conclusa con un
piacevole “apericena” il cui ricavato va, come sempre, a sostegno delle
attività dell’associazione, sintetizzate da Lia Oelker nel suo intervento
finale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">A tutti un grazie di cuore per
l’empatica partecipazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background: white; line-height: 14.4pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Attendiamo le liriche e il
prossimo incontro oltre, ovviamente, le vostre mail!<o:p></o:p></span></div>
<div class="yiv473149020msonormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 14.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;"><b><i>La segreteria</i></b></span></div>
AL NISSA' GENOVA ONLUShttp://www.blogger.com/profile/03988181258692805671noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3522378271169286695.post-39638843147180298612012-12-25T09:55:00.000-08:002012-12-27T01:49:11.317-08:00<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Arial;">Profilo dell’Associazione</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>A.L. NISSA'</b>, Associazione Leonilde e delle donne, O.N.L.U.S costituita a
Genova il 12 giugno <st1:metricconverter productid="2000, C" w:st="on">2000, C</st1:metricconverter>.F.
95067510107, è una associazione culturale di volontariato avente lo scopo di
sviluppare iniziative sociali, di solidarietà, di accoglienza, di
valorizzazione e scambio interculturale rivolte, in particolare ma non solo,
alla promozione della dignità e libertà delle donne di varia nazionalità e
all’integrazione di persone e culture diverse nel tessuto sociale italiano e
ligure in particolare.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>A.L. NISSA'</b> è un centro internazionale di confronto e di scambio
culturale, un luogo amico dove si promuovono iniziative culturali, formative,
ricreative e attività sociali, un’occasione di accrescimento personale
attraverso approfondimenti e riflessioni sulle diverse culture e sui temi
generali della “diversità”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>A.L. NISSA'</b>, nello svolgimento della propria missione statutaria,
opera in un rapporto di rete e fattiva collaborazione con servizi pubblici e
privati, associazioni e cooperative aventi finalità sociali analoghe o complementari, al fine di creare un punto
di riferimento e di aggregazione integrato e finalizzato all’accoglienza,
all’ascolto, all’informazione e alla soluzione di problematiche sociali, anche
quelle inerenti aspetti psichici e di
disabilità.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>A.L. NISSA'</b> è quindi un luogo ove
è anche possibile trovare supporto e aiuto nella conoscenza delle istituzioni e
delle opportunità e servizi offerti dal contesto locale e sviluppare strumenti
cognitivi essenziali, quali la conoscenza della lingua italiana, indispensabile
ad inserimenti qualitativi nella società italiana di persone di diversa
nazionalità e cultura.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’Associazione, sotto la guida di
un “Consiglio Direttivo”, si avvale della collaborazione e delle competenze di
volontari esperti, di etnie diverse (insegnanti, medici, pedagogisti,
psicologi, sociologi ecc.).<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le attività dell’Associazione sono programmate su base annuale, con i
necessari elementi di flessibilità per tener conto in modo adeguato delle
esigenze emergenti e delle risorse rese disponibili dai soci e dai sostenitori
dell’Associazione stessa durante l’esercizio.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tra i programmi già sviluppati nei trascorsi anni di attività
dell’Associazione, meritano menzione, in particolare: il laboratorio permanente
di studio e ricerca nel campo delle problematiche femminili; le numerose
conferenze e dibattiti sul processo di globalizzazione tenute da antropologi,
sociologi e psicologi; le lezioni personalizzate di lingua italiana mirate all’alfabetizzazione
di adulti e bambini, queste ultime necessarie all’inserimento in corsi
scolastici; le lezioni di altre lingue per specifiche esigenze professionali e
di relazione; gli appuntamenti gastronomici mensili alla scoperta di cucine di
altri Paesi; le gite culturali; le tecniche di
rilassamento terapeutico; lo sviluppo di pratiche di autoconsapevolezza
e di esperienza psicofisica attraverso
tecniche psicomotorie, yoga ecc.<br />
<span style="font-size: 12pt;">Particolare rilievo, in conclusione, merita il
mercatino del "riuso", fonte di fantasia rigenerativa oltre che
occasione per rivivere l'emozione dei bazar orientali.</span></div>
<br />AL NISSA' GENOVA ONLUShttp://www.blogger.com/profile/03988181258692805671noreply@blogger.com