CHE EMOZIONE LA SERATA IN POESIA IN QUEL DI AL NISSA’!
Quante emozioni abbiamo vissuto giovedì pomeriggio 28
giugno 2012 nella casa Al-Nissà! Donne e
uomini di paesi e culture diverse convocate/i dalla convivialità, dalla
solidarietà e dalla poesia che, come dice De André, è “la musica dell’anima e i
poeti non sono altro che musicisti che suonano le melodie che provengono dal
cuore”. E noi abbiamo assaporato queste melodie unificate da un sentimento di
amore che non conosce confini, che oltrepassa ogni barriera, abbatte ogni muro
ed è capace di aprirsi al divino. Amore per Genova, intravista dalle finestre
di Castelletto, con il suo mare spumoso e il rosso dei suoi tramonti, che
palpita nelle rime di Maria Rosa Filippone e di Luca Picasso; amore per la vita
che anima i versi spontanei del peruviano Peter; amore per la terra natia colma di cedri e di
ulivi lasciata per raggiungere il fuoco d’America sprigiona nella poesia della
colombiana Meira Delmar; amore del portoghese Fernando Pessoa per il viaggio
come forma di “essere altro costantemente”, senza radici che inchiodino in una
rigida identità; amore per la casa, densa di ricordi,
si riversa nei versi dell’uruguaiano Mario Benedetti; amore per la
libertà nelle Separazioni del poeta contemporaneo kurdo Sherko Bekas; amore che
vince anche la durezza del carcere e attraverso una piccola finestra guarda al
mondo nelle nitide poesie dell’uruguaiano Mauricio Rosencof; amore
dell’argentina Alejarda Pizarnik per la notte che si prende cura di noi, come se ci amasse; amore
che vince “amnesia e deserto del presente” che
il venezuelano Igor Barreto denuncia nelle rime dedicate ad Ungaretti; amore per la vita anche di un “gatto in un
appartamento vuoto” presente nella vivace poesia della polacca Wislawa
Szymborska; amore dei nativi americani per il silenzio, la madre terra, il
vivere con saggezza il tempo come messo in luce dalle narrazioni di Joyce
Sequiche Hifler e dei nativi americani. E’ una corrente dolente ma calda
d’amore per “la voglia di essere” per il doveroso riconoscimento della loro
esistenza, per la presa della “parola prima
smarrita e poi ritrovata”, quella che scorre fluida nelle rime di alcuni
“pazienti” che abitano l’ex ospedale di Quarto. Noi ci siamo presi l’impegno di
collaborare con loro che lottano per continuare a vivere dove hanno ormai radicato i
loro riferimenti; spostarli attraverso una gara o un atto amministrativo vuole
dire tradire queste persone nei loro diritti e rimettere in crisi la loro
salute. Dalla ubriacatura di poesia, per attenerci all’invito di Baudelair,
siamo passati all’ubriacatura di vino, ma, lo confessiamo, ci siamo più
inebriati di poesia e di virtù che di vino. Non dimenticheremo facilmente
questo incontro che ha reso possibile la nascita di nuove relazioni amicali e
solidali.
Peppino Coscione
Carissimi tutti,
l’incontro di venerdì 9
novembre 2012 presso la sede dell’Associazione in piazza delle Erbe 5/1 ha
visto la partecipazione di molti amici vecchi e nuovi che hanno proposto un
ricco panorama poetico.
Ci è mancato molto Peppino
Coscione, l’anima storica di questi incontri, che avrebbe sicuramente
apprezzato il livello alto della serata, animata da uno spontaneo affiatamento
fra persone che, in gran parte, si vedevano per la prima volta ma che hanno
saputo creare quell’atmosfera di complicità intellettuale necessaria ad
accogliere e condividere le diverse esperienze e i vari percorsi poetici.
Il “giro poetico” è stato
aperto da Emilia Garaventa che ci ha letto “Monte Bianco” e, nella seconda
parte, “Verde ambiguità”; di seguito hanno letto o recitato: Giovanna Olivari
(“Un Natale da Siviglia” e” Pesce fuor d’acqua farfalla fuor d’aria”), Angelica
Palumbo (“Ricordalo un giorno, giovinezza”), Angelo Pini (“La manovella degli
ottusi” e “L’anima è nulla”), Davide Giannelli (“Il sogno della morte” e
“Rimmaginando l’immaginazione”), Maddalena Leali (“Dissacrata tradizione più
che altro uno sragionamento stavolta la è la Pasqua” e “Ambiguità”), Peter Rolando (“Lei” e
“Sentire”), Naila Clerici (“La mia giovinezza” e “Nata dalla pioggia”), Dorina
Monaco (due liriche da “Donna di fortunale” di Beatrice Tassara) e Angela
Liscio (due brani di Cesare Pavese, da
“La luna e i falò”).
Tutti sono stati invitati a
mandarci i testi per permetterci di inserirli nella sezione poetica su fb.
La serata si è conclusa con un
piacevole “apericena” il cui ricavato va, come sempre, a sostegno delle
attività dell’associazione, sintetizzate da Lia Oelker nel suo intervento
finale.
A tutti un grazie di cuore per
l’empatica partecipazione.
Attendiamo le liriche e il
prossimo incontro oltre, ovviamente, le vostre mail!
La segreteria